Anfibi in Italia

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La fauna italiana comprende 47 specie di Anfibi viventi allo stato selvatico, escludendo quelle avvistate eccezionalmente oppure non ancora acclimatate. La seguente lista elenca queste specie in ordine alfabetico per nome comune ed in base alla relativa posizione all’interno della classificazione scientifica.

Anuri

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Lo stesso argomento in dettaglio: Anuri

FamigliaNome comuneNome scientificoImmagine
RanidiRana agileRana dalmatina
Rana appenninica (endemica)Rana italica
Rana di LatasteRana latastei
Rana temporariaRana temporaria
Rana toro (introdotta)Lithobates catesbeianus
Rana verde minore o rana comunePelophylax esculentus
Rana verde italiana (endemica)Pelophylax hispanicus
Rana verde balcanicaPelophylax kurtmuelleri
Rana di LessonaPelophylax lessonae
Rana di PerezPelophylax perezi
Rana verde maggiorePelophylax ridibundus
DiscoglossidiDiscoglosso dipintoDiscoglossus pictus
Discoglosso sardo (endemico)Discoglossus sardus
BombinatoridiUlulone dal ventre gialloBombina variegata
Ululone appenninico (endemico)Bombina pachypus
IlidiRaganella comuneHyla arborea
Raganella italianaHyla intermedia
Raganella padanaHyla perrini
Raganella mediterraneaHyla meridionalis
Raganella tirrenica (endemica)Hyla sarda
BufonidiRospo comuneBufo bufo
Rospo smeraldino settentrionaleBufotes viridis
Rospo smeraldino siciliano (endemico)Bufotes boulengeri siculus
Rospo smeraldino appenninicoBufotes balearicus
Rospo smeraldino lampedusanoBufotes boulengeri
PelobatidiPelobate foscoPelobates fuscus
PeloditidiPelodite punteggiatoPelodytes punctatus
PipidiXenopo liscio (introdotto)Xenopus laevis

Urodeli

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Lo stesso argomento in dettaglio: Urodeli.

FamigliaNome comuneNome scientificoImmagine
SalamandridiEuprotto sardo (endemico)Euproctus platycephalus
Salamandra alpinaSalamandra atra
Salamandra di Lanza (endemica)Salamandra lanzai
Salamandra pezzataSalamandra salamandra
Salamandrina dagli occhiali (endemica)Salamandrina terdigitata
Salamandrina settentrionale (endemica)Salamandrina perspicillata
Tritone alpinoIchthyosaura alpestris
Tritone crestatoTriturus carnifex
Tritone italiano (endemico)Lissotriton italicus
Tritone punteggiatoLissotriton vulgaris
PletodontidiGeotritone del Supramonte (endemico)Speleomantes supramontis
Geotritone del sarrabus (endemico)Speleomantes sarrabusensis
Geotritone di StrinatiSpeleomantes strinatii
Geotritone italiano (endemico)Speleomantes italicus
Geotritone occidentale (endemico)Speleomantes ambrosii
Geotritone sardo giallo (endemico)Speleomantes flavus
Geotritone sardo sud-occidentale (endemico)Speleomantes genei
Geotritone sardo sud-orientale (endemico)Speleomantes imperialis
ProteidiProteoProteus anguinus

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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Anura

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Come leggere il tassoboxAnuri
Pelophylax lessonae
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseTetrapoda
ClasseAmphibia
SottoclasseLissamphibia
OrdineAnura
Fischer von Waldheim, 1813
Sinonimi
Salientia
Laurenti, 1768[1]
Famiglie
vedi testo
Areale
     Diffusione sul territorio mondiale[2]

Gli anuri (Anura Waldheim, 1813) sono un ordine di anfibi cui appartengono oltre 7600 specie, comunemente definite ranerospi e raganelle[3].

Talvolta questo taxon è anche indicato come Salienti (Salientia Laurenti, 1768), dal participio presente del verbo latino salire, che significa saltare.

Indice

Descrizione

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La lunghezza media degli Anuri si attesta dai 35 ai 75 millimetri, ma ne esistono di molto più piccoli come di molto più grandi. Tra gli esemplari di misura più ridotta troviamo la Psyllophryne didactyla e la Eleutherodactylus iberia, rispettivamente della misura di circa 10mm e 10mm e mezzo. Mentre tra le specie più grandi di questo ordine troviamo senza dubbio il Conraua goliath, una enorme rana lunga 32 cm[4] che può arrivare, con le gambe distese, fino a 70–80 cm.
Sono anfibi che hanno zampe posteriori molto lunghe e adattate al salto grazie alla presenza di un segmento osseo in più; si tratta infatti di un prolungamento delle due ossa (l’astragalo ed il calcagno) costituenti la “caviglia” di questi animali[4]. Hanno un corpo tozzo e compatto, una testa larga e ampia e di solito arti anteriori più piccoli rispetto a quelli posteriori. La maggior parte delle specie possiede occhi grandi e sporgenti e un grande timpano su ciascun lato della testa. La bocca è ampia e molte specie hanno una lingua appiccicosa che viene protesa velocemente per catturare le prede. La colonna vertebrale risulta corta e composta di solito da otto vertebre presacrali; queste ultime sono fissate saldamente tra di loro per concedere solo delle leggere flessioni in senso laterale e dorsoventrale, mentre quelle post – sacrali sono fuse a formare l’urostilo (il coccige)[4].
La femmina è di solito più grande del maschio, ma il maschio a volte presenta arti posteriori più grossi e robusti. Spesso emettono segnali vocali importanti comprimendo i polmoni. Sono privi di coda, da cui il nome scientifico di Anura.

Molte specie di rane tropicali sono tossiche o velenose. Queste specie spesso esibiscono sulla pelle dei colori molto evidenti e dal forte contrasto (rosso, giallo, blu, accompagnato da varie macchiettature nere) allo scopo di avvertire i potenziali predatori della pericolosità della loro preda (fenomeno dell’aposematismo).

Biologia

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Alimentazione

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Tutti i rospi e le rane sono carnivori e si nutrono di prede vive (insetti e altri invertebrati acquatici e terricoli). Si cibano di prede vive, perché la loro vista è sensibile al movimento; una preda immobile non è appetibile. Incapaci di masticare o frantumare il cibo in bocca, ingoiano le prede intere. Si nutrono talvolta anche di girini.

Riproduzione

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Depongono le uova in acqua e hanno un accoppiamento con fecondazione esterna. Dall’uovo esce il girino (in genere sono tra i 100 e 200, ma pochi ne sopravvivono), che compie il proprio ciclo vitale in tempi variabili tra 1,5 e 3 mesi. Alla fine della metamorfosi il girino sviluppa le zampe atte a saltare, polmoni per respirare fuori dall’acqua, perde la coda e cambia regime alimentare, passando da detritivoro a carnivoro. Dopodiché la rana adulta continua la sua vita nel ciclo vitale. I maschi della rana per attirare le femmine gracidano, emettono cioè un verso gonfiando dei sacchetti d’aria nelle guance. In genere le femmine cercano il maschio che produce il gracidio più potente per accoppiarsi e deporre le uova.

Comunicazione

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Le rane utilizzano una strategia comunicativa simile a quella delle emittenti radio, dato che ognuna trasmette suoni in una banda di frequenze diversa, per evitare sovrapposizioni e per riconoscersi più facilmente. Inoltre vi è una differenziazione a seconda delle dimensioni, infatti le rane più grandi emettono grida dai suoni bassi, profondi e più diradati, mentre quelle piccole effettuano richiami più acuti e più ravvicinati.[5]
Altre specie di rane, non adatte alla competizione dal punto di vista sonoro, hanno elaborato strategie diverse atte alla comunicazione: ad esempio i maschi di “L. albilabris”, quando gridano, immergono una parte di essi nel fango e quindi generano un’onda che fa vibrare il terreno, oppure le femmine della raganella malaysiana per richiamare i maschi tamburellano con le zampe posteriori su una canna.

Tassonomia

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In passato l’ordine degli Anura veniva suddiviso, in base a caratteristiche morfologiche, in 6 sottordini: Amphicoela, Aglossa, Opisthocoela, Amonocoela, Dispasiocoela e Procoela[6]. Più recentemente è stata proposta una suddivisione, basata su criteri morfologico-evolutivi, in tre sottordini, Archaeobatrachia, Mesobatrachia e Neobatrachia[7]. Tali raggruppamenti tuttavia non hanno retto al vaglio dell’analisi filogenetica, risultando polifiletici[8].

L’ordine Anura comprende 7603 specie, raggruppate in 56 famiglie:[3]

Famiglia: Allophrynidae Savage, 1973 (3 sp.)Famiglia: Alsodidae Mivart, 1869 (30 sp.)Famiglia: Alytidae Fitzinger, 1843 (12 sp.)Famiglia: Aromobatidae Grant, Frost, Caldwell, Gagliardo, Haddad, Kok, Means, Noonan, Schargel, and Wheeler, 2006 (133 sp.)Famiglia: Arthroleptidae Mivart, 1869 (152 sp.)Famiglia: Ascaphidae Fejérváry, 1923 (2 sp.)Famiglia: Batrachylidae Gallardo, 1965 (12 sp.)Famiglia: Bombinatoridae Gray, 1825 (9 sp.)Famiglia: Brachycephalidae Günther, 1858 (78 sp.)Famiglia: Brevicipitidae Bonaparte, 1850 (37 sp.)Famiglia: Bufonidae Gray, 1825 (645 sp.)Famiglia: Calyptocephalellidae Reig, 1960 (5 sp.)Famiglia: Centrolenidae Taylor, 1951 (161 sp.)Famiglia: Ceratobatrachidae Boulenger, 1884 (102 sp.)Famiglia: Ceratophryidae Tschudi, 1838 (12 sp.)Famiglia: Ceuthomantidae Heinicke, Duellman, Trueb, Means, MacCulloch, and Hedges, 2009 (4 sp.)Famiglia: Conrauidae Dubois, 1992 (8 sp.)Famiglia: Craugastoridae Hedges, Duellman, and Heinicke, 2008 (129 sp.)Famiglia: Cycloramphidae Bonaparte, 1850 (37 sp.)Famiglia: Dendrobatidae Cope, 1865 (205 sp.)Famiglia: Dicroglossidae Anderson, 1871 (219 sp.)Famiglia: Eleutherodactylidae Lutz, 1954 (241 sp.)Famiglia: Heleophrynidae Noble, 1931 (7 sp.)Famiglia: Hemiphractidae Peters, 1862 (119 sp.)Famiglia: Hemisotidae Cope, 1867 (9 sp.)Famiglia: Hylidae Rafinesque, 1815 (1044 sp.)Famiglia: Hylodidae Günther, 1858 (48 sp.)Famiglia: Hyperoliidae Laurent, 1943 (227 sp.)Famiglia: Leiopelmatidae Mivart, 1869 (3 sp.)Famiglia: Leptodactylidae Werner, 1896 (1838) (233 sp.)Famiglia: Limnodynastidae Lynch, 1969 (44 sp.)Famiglia: Mantellidae Laurent, 1946 (269 sp.)Famiglia: Megophryidae Bonaparte, 1850 (315 sp.)Famiglia: Micrixalidae Dubois, Ohler, and Biju, 2001 (24 sp.)Famiglia: Microhylidae Günther, 1858 (1843) (743 sp.)Famiglia: Myobatrachidae Schlegel, 1850 (90 sp.)Famiglia: Nasikabatrachidae Biju and Bossuyt, 2003 (2 sp.)Famiglia: Nyctibatrachidae Blommers-Schlösser, 1993 (37 sp.)Famiglia: Odontobatrachidae Barej, Schmitz, Günther, Loader, Mahlow, and Rödel, 2014 (5 sp.)Famiglia: Odontophrynidae Lynch, 1969 (55 sp.)Famiglia: Pelobatidae Bonaparte, 1850 (6 sp.)Famiglia: Pelodytidae Bonaparte, 1850 (4 sp.)Famiglia: Petropedetidae Noble, 1931 (13 sp.)Famiglia: Phrynobatrachidae Laurent, 1941 (96 sp.)Famiglia: Pipidae Gray, 1825 (41 sp.)Famiglia: Ptychadenidae Dubois, 1987 (63 sp.)Famiglia: Pyxicephalidae Bonaparte, 1850 (82 sp.)Famiglia: Ranidae Rafinesque, 1814 (445 sp.)Famiglia: Ranixalidae Dubois, 1987 (18 sp.)Famiglia: Rhacophoridae Hoffman, 1932 (1858) (454 sp.)Famiglia: Rhinodermatidae Bonaparte, 1850 (3 sp.)Famiglia: Rhinophrynidae Günther, 1859 (1 sp.)Famiglia: Scaphiopodidae Cope, 1865 (7 sp.)Famiglia: Sooglossidae Noble, 1931 (4 sp.)Famiglia: Strabomantidae Hedges, Duellman, and Heinecke, 2008 (791 sp.)Famiglia: Telmatobiidae Fitzinger, 1843 (61 sp.)Discoglossus pictus
AlytidaeAscaphus truei
AscaphidaeBombina bombina
BombinatoridaePelobatrachus nasutus
MegophryidaePelobates fuscus
PelobatidaePelodytes punctatus
PelodytidaeLithobates catesbeianus
RanidaeRhinophrynus dorsalis
RhinophrynidaeSpea hammondii
ScaphiopodidaeBufo bufo
Bufonidae
Dendrobates leucomelas
DendrobatidaeRanoidea caerulea
PelodryadidaeEleutherodactylus marnockii
BrachycephalidaeMantella aurantiaca
MantellidaeHypopachus variolosus
MicrohylidaeMixophyes fasciolatus
MyobatrachidaeHymenochirus boettgeri
PipidaeRhacophorus malabaricus
RhacophoridaeRhinoderma darwinii
RhinodermatidaeLeiopelma hochstetteri
Leiopelmatidae

Curiosità

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  • Secondo le loro credenze mitologiche, i Mongoli ritenevano che la Terra fosse sorretta da una rana.
  • Molte tribù indigene del Centro e del Sud America sono solite avvelenare le loro frecce da caccia sfregandole contro le secrezioni della pelle di alcune rane che vivono nelle foreste pluviali della regione. Queste rane, di cui esistono numerose famiglie dalle varie colorazioni, vengono in gergo indicate come “arrow frog” (Dendrobates).
  • Appartiene a questo ordine la “rana diavolo” (Beelzebufo ampinga), anfibio vissuto nel tardo Cretaceo.
  • V’è un poema greco, attribuito nell’antichità ad Omero, nel quale si narra di una battaglia tra topi e rane, intitolato appunto Batracomiomachia: βάτραχος batrachos (rana), μῦς mys (topo) e μάχη mache (battaglia), il quale venne ripreso da Giacomo Leopardi che – imitando Alessandro Garioni che ne aveva fatto una traduzione poetica in lingua lombarda (milanese) nel 1793 – ne fece una libera traduzione in versi (1821-1822) scrivendo il Discorso sopra la Batracomiomachia e i Paralipomeni della Batracomiomachia.

Note

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  1. ^ (EN) Amphibians of the World – Synonym: Salientia Laurenti, 1768, su AmphibiansOfTheWorld.AMNH.orgURL consultato il 9 maggio 2020.
  2. ^ (EN) Anura, su Data.GBIF.orgGlobal Biodiversity Information FacilityURL consultato il 30 aprile 2013.
  3. ^ Salta a:a b (EN) Frost D.R. et al.Anura, in Amphibian Species of the World: an Online Reference. Version 6.0, New York, American Museum of Natural History, 2014. URL consultato il 6 maggio 2023.
  4. ^ Salta a:a b c Jerome A. Jackson, Walter J. Bock, Grzimek’s Animal Life Encyclopedia, Detroit, Michael Hutchins, 2003, ISBN 0-7876-5362-4.
  5. ^ Peter M. Narins, Comunicazione fra rane, in Le Scienze” 1995; 326: 92-98.
  6. ^ Grzimek B., La vita degli animali – vol. 5, Milano, Bramante editrice, 1974.
  7. ^ L.S. Ford, D.C. Cannatella, The major clades of frogs, in Herpetological Monographs, vol. 7, 1993, pp. 94–117.
  8. ^ Frost D.R et al, The Amphibian Tree Of Life (PDF), in Bulletin American Museum Of Natural History 2006; 297: 8-248URL consultato il 20 maggio 2008 (archiviato dall’url originale il 23 luglio 2008).

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