Terremoti in Calabria

Cronologia degli eventi sismici disastrosi in Calabria con rilevante impatto sui beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici, etnoantropologici e archeologici.

Nell’elenco sono compresi gli eventi sismici di magnitudo superiori al grado 5° della scala Richter con epicentro in Calabria, Sicilia, bacino del Mediterraneo o causati dallo scorrimento della Placca africana che hanno interessato la regione negli ultimi due millenni con rilevante impatto sui beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici, etnoantropologici e archeologici delle località interessate.

Dove possibile è stato indicata:

  • la scala Mercalli (grado degli “effetti” distruttivi sui manufatti);
  • la scala Richter (il grado della “causa” che ha generato gli effetti distruttivi sui manufatti).

La data del terremoto, l’epicentro ed una breve descrizione.

I millennio a.C.

91 a.C.

Il terremoto provoca distruzioni a Reggio Calabria e Messina descritte nelle opere dello storiografo greco Strabone. Appare tuttavia verosimile che lo storico greco abbia confuso Reggio Calabria (in greco antico: Ρήγιoν?, Rhegion) con Reggio Emilia (Regium Lepidi), che venne danneggiata dal terremoto del modenese del 91 a.C. descritto da Plinio il Vecchio e altri storici.

Mercalli: – –

Richter: M = 6.3

I millennio d.C.

24,25 Aprile 18 d.C
(Reggio Calabria)

Il terremoto provoca distruzioni.

362 d.C
(Messina)

Il terremoto provoca distruzioni a Reggio Calabria, Messina, Tindari, nelle Isole Eolie, interessa tutta la costa tirrenica nord del messinese. Il maremoto derivante interessò l’area dello Stretto di Messina, radendo al suolo Messina e Reggio. Rinvenimenti archeologici, lapidi ed epitaffi testimoniano che l’evento tettonico provocando un’elevatissima mortalità, distrusse numerosi piccoli centri abitati e ridusse drasticamente la popolazione stanziata nell’area.

21 Luglio 365 d.C
(Creta)

Il terremoto provoca distruzioni che sconvolge Creta, Sicilia orientale, i paesi della costa mediterranea dell’Africa altrimenti noto come Terremoto di Creta del 365. Il maremoto devastò Alessandria d’Egitto, le fiorenti città dell’Africa settentrionale, le coste ioniche di Sicilia e Calabria, la Grecia e la Palestina. I danni descritti dallo storico romano Ammiano Marcellino (Res Gestae 26.10.15 – 19).

366 d.C
(Creta)

Il terremoto provoca distruzioni. È probabile che si tratti dello stesso disastro tettonico verificatosi nel 365.

373 d.C
(Peloponneso)

Il terremoto provoca distruzioni.

374 d.C
(Reggio Calabria)

Il terremoto provoca distruzioni a Reggio Calabria e Messina. È estremamente probabile che si tratti dello stesso disastro tettonico verificatosi nel 362

442 d.C
(Calabria settentrionale)

Il terremoto provoca distruzioni.

445 d.C
(Calabria settentrionale)

Il terremoto provoca distruzioni.

650 d.C
(Messina)

Il terremoto provoca distruzioni a Reggio Calabria, Messina e Sicilia nord orientale.

31 Agosto 853 d.C
(Messina)

Il terremoto provoca distruzioni a Reggio Calabria e Messina.

10 Dicembre 968 d.C
(Rossano)

Il terremoto provoca distruzioni.

XI – XVI secolo

24 Maggio 1184 d.C.
(Valle del Crati)

Terremoto con epicentro ad ovest di Luzzi, devastazione e crolli in quasi tutti i centri dell’area, tra cui Bisignano, Cosenza, Luzzi e San Lucido.

20 Maggio 1202 d.C.
(Mediterraneo orientale)

Scorrimento sottomarino delle faglie del Mediterraneo orientale provocò un maremoto che devastò le coste orientali della Sicilia assieme a quelle di Grecia, Turchia, Egitto, Siria e Palestina. Dalla documentazione storica si evince che le vittime siano state circa 1.200.000. Le fonti se confermate, collocherebbero il cataclisma fra eventi catastrofici naturali di maggior portata nel bacino del Mediterraneo e dell’intero pianeta.

05 Aprile 1230 d.C
(Reggio Calabria)

Il Terremoto provoca distruzioni a Reggio Calabria e Messina.

1310 d.C.
(Reggio Calabria)

Il Terremoto provoca distruzioni a Reggio Calabria e Villa San Giovanni.

01 Settembre 1295 d.C.
(Sicilia)

Terremoto con effetti distruttivi e danni su vasta scala in tutta la Sicilia probabilmente originato nel Mediterraneo, interessate le isole e le coste settentrionali dell’Africa.

25 Febbraio 1509 d.C.
(Reggio Calabria)

Il Terremoto provoca distruzioni a Reggio Calabria e Messina. Sciame sismico di lunga durata.

XVII secolo

20 Luglio 1609
(Nicastro)

Forte terremoto con epicentro presso Nicastro.

04 Aprile 1626
(Girifalco)

Forte terremoto con epicentro presso Girifalco nell’istmo di Catanzaro, molti centri dell’area furono devastati, soprattutto Badolato, Catanzaro, Caraffa, Chiaravalle, Girifalco e Squillace.

Terremoto della Calabria del 27 e 28 marzo 1638 o «Terremoto delle Palme». Il terremoto è avvertito a Reggio Calabria, Messina e provincia con scosse pari al VI grado della Scala Mercalli. Epicentro tra Conflenti e Nicastro, colpita l’area della Valle del Crati, del Savuto, della Presila Cosentina, della Sila Piccola e delle Serre Vibonesi. Rasi al suolo oltre 100 borghi, tra cui Carpanzano, Martirano, Sant’Eufemia; gravissimi danni a Cosenza, Nicastro e nel lametino. Si conteranno oltre 10.000 vittime.

08 Giugno 1638
(Verzino)

Terremoto della Calabria dell’8 giugno 1638. Il terremoto è avvertito a Reggio Calabria, Messina e provincia con scosse pari al VI grado della Scala Mercalli. Epicentro nel cuore della Sila Piccola, presso Verzino. Ingenti danni a tutti i centri dell’area; si registreranno oltre 1.000 vittime.

11 Maggio 1659
(Serre Vibonesi)

Forte sisma nell’area lametina e Serre Vibonesi con oltre 2.000 vittime. Gravemente danneggiati i centri di Borrello, Castelmonardo, Filogaso, Polia, Spilinga e Soriano.

11 Gennaio 1693
(Val di Noto)

Terremoto del Val di Noto del 1693. Terremoto con effetti distruttivi su vasta scala a livello regionale; riscontrati danni o distruzioni. Lo sciame sismico comincia il 9 gennaio e culmina con la scossa di magnitudo Richter 7.7 che interessa l’intera Sicilia, Calabria e isola di Malta.

XVIII secolo

07 Dicembre 1743
(Mileto)

Terremoto con effetti distruttivi nell’area Lametina e Serre Vibonesi, Mileto è quasi cancellata; devastazione in quasi tutta la Calabria meridionale.

14 Luglio 1767
(Castiglione e Rose)

Terremoto con effetti distruttivi nel Medio Crati, con ingenti danni arrecati a Luzzi, Castiglione Cosentino, Rose e Cosenza.

05 Febbraio 1783
(Calabria e Sicilia)

Terremoto con effetti distruttivi dalla parte terminale dell’Appennino calabro alla catena tirrenica dei Monti Peloritani nella provincia di Messina. Sciame sismico di 949 scosse del 5, 6 e 7 febbraio, 1 e 28 marzo con terremoti fortemente distruttivi noto come Terremoto della Calabria meridionale del 1783. Il maremoto derivante interessa lo Stretto di Messina.

13 Ottobre 1791
(Catanzaro)

Forte scossa che colpisce molti centri già fortemente danneggiati dai terremoti del 1783.

XIX secolo

11 Dicembre 1824
(Rossano)

Forte scossa di Terremoto avvertita anche a Paludi e Corigliano Calabro.

08 Marzo 1832
(Cutro)

Forte sisma che distrugge completamente Cutro e provoca ingenti danni ai centri di Catanzaro, Crotone, Marcedusa, Nicastro, Papanice, Petilia Policastro, Roccabernarda e Rocca di Neto. Il terremoto provoca quasi 2.000 vittime.

12 Ottobre 1835
(S. Pietro in Guarano)

Il forte sisma interessa l’area Cosentina con ingenti danni ai centri di Castiglione Cosentino, San Pietro in Guarano e Lappano. Gli effetti vengono descritti da Alexandre Dumas. Circa 100 vittime.

25 Aprile 1836
(Crosia)

Il terremoto distrugge Crosia e Rossano provocando circa 600 morti.

12 Febbraio 1854
(Piane Crati)

Terremoto con devastazione in vari centri della Valle del Savuto, della Presila e della Valle del Crati.

04 Ottobre 1870
(Area Cosentina)

Devastante Terremoto che colpisce varie aree del Cosentino, con danni nella Sila Greca, Basso Jonio Cosentino, Presila Cosentina, Valle del Savuto e Valle del Crati. Colpiti i centri di Aprigliano, Castiglione Cosentino, Cosenza, Figline Vegliaturo, Lazzaro, Longobucco, Mangone, Rossano, Rovella, Rovito. Circa 500 morti.

06 Marzo 1886
(Rende)

Forte terremoto con epicentro presso Rende.

03 Dicembre 1887
(Tarsia)

Valle del Crati e Sila Greca. Forte terremoto con danni arrecati anche ai centri di Bisignano, Cervicati, Roggiano Gravina, Torano Castello, Santa Sofia d’Epiro e San Marco Argentano.

16 Novembre 1894
(Palmi)

Terremoto con effetti distruttivi e gravi danni nelle città e province di Reggio Calabria e Messina. La scossa è stata avvertita in tutta la Calabria e Sicilia. Gravemente colpiti i centri di Palmi, Bagnara Calabra, Santa Cristina, Sant’Eufemia d’Aspromonte e Seminara. Evento sismico altrimenti noto come Terremoto della Calabria meridionale del 1894.

XX secolo

08 Settembre 1905
(Calabria centrale)

Fortissimo terremoto interessa l’area tirrenica calabrese (epicentro al largo di Vibo Valentia). Distruzione dei centri di Aiello Calabro, Mottafollone, Pizzo, San Lucido, devastazione del territorio, apertura di voragini, frane. Circa 600 le vittime. Maremoto da Nicotera a Scalea con onde alte fino a sei metri.

23 Settembre 1907
(Aspromonte)

Forte terremoto che interessa l’area dell’Aspromonte

28 Dicembre 1908
(Stretto di Messina)

Terremoto con effetti disastrosi per le città di Messina e Reggio Calabria e relative province. Noto come “Terremoto del 1908” o “Terremoto della Calabria meridionale-Messina”. Il maremoto che ne consegue interessa tutte le coste ioniche e tirreniche siciliane e calabre affacciate sullo Stretto di Messina e contribuisce a completare l’opera distruttiva delle scosse telluriche. Il terremoto fa parte di un lunghissimo sciame sismico che interessa la Calabria e Sicilia partendo dalle scosse del 1894, 1905, 1907.

23 gennaio 1909
(Stretto di Messina)

Forte terremoto nello stretto di Messina

01 Luglio 1909
(Stretto di Messina)

Forte terremoto che interessa l’area dell’Aspromonte

28 Giugno 1913
(Calabria settentrionale)

Forte terremoto colpisce l’area del Medio Crati con epicentro presso Bisignano. Colpiti i centri di Santa Sofia d’Epiro, Torano Castello, San Marco Argentano e Cervicati.

12 Giugno 1917
(Golfo di Taranto)

Epicentro al largo di Sibari.

07 Marzo 1928
(Calabria centro-meridionale)

Forte terremoto devasta molti abitati della Piana di Gioia Tauro e dell’area Vibonese. Colpite Mileto, San Calogero, Sant’Onofrio e Seminara.

02 Gennaio 1932
(Mar Ionio settentrionale)

Forte terremoto al largo di Crotone con danni anche ai centri di San Mauro Marchesato, Santa Severina, Scandale, Cutro e Roccabernarda.

11 Maggio 1947
(Calabria centrale)

Terremoto in Calabria del 1947. Forte Terremoto con danni agli abitati di Badolato, Bivongi, Catanzaro, Cenadi, Gasperina, Isca sullo Ionio, Santa Caterina dello Ionio, Sant’Andrea Apostolo dello Ionio, Satriano, Soverato.

16 Gennaio 1975
(Stretto di Messina)

Epicentro a Reggio Calabria

15 Agosto 1977
(Calabria centrale)

Epicentro in mare al largo di Le Castella

11 Marzo 1978
(Aspromonte)

Epicentro tra Ferruzzano e Samo

21 Marzo 1982
(Golfo di Policastro)

Epicentro in mare al largo di San Nicola Arcella

05 Gennaio 1994
(Mar Tirreno meridionale)

Epicentro in mare al largo di Belmonte Calabro.

09 Settembre 1998
(Appennino Lucano)

Forte terremoto nell’area del Pollino, con epicentro vicino Castelluccio Superiore in Basilicata. Colpiti molti centri della Basilicata e della Calabria.

XXI secolo

19 Maggio 2001
(Mar Ionio settentrionale)

Epicentro nel Mar Ionio

26 Ottobre 2006
(Mar Tirreno meridionale)

Epicentro nel Mar Tirreno meridionale

17 Dicembre 2008
(Mar Tirreno Meridionale)

Epicentro nel Mar Tirreno Meridionale

25 Ottobre 2012
(Pollino)

Terremoto del Pollino

31 Ottobre 2022
(Golfo di Policastro)

Epicentro nel Golfo di Policastro, Scalea

01 Agosto 2024
(Pietrapaola)

Epicentro situato nel territorio comunale di Pietrapaola (CS). Avvertito in tutta la regione e anche in Puglia, Basilicata, Campania e Sicilia

N. b.:

Qualora non sia espressamente riportato per un determinato evento, il valore della scala Richter di un sisma è pari approssimativamente al corrispondente valore di un analogo terremoto di pari grado d’intensità della scala Mercalli. Essendo entrambe le scale di moderna concezione, le attribuzioni storiche dei valori sono effettuate sulla base dei danni riportati e ancora visibili o secondo i rendiconti e le testimonianze di storici, viaggiatori, geografi, cartografi e commentatori nelle rispettive epoche.