Calabria Ulteriore Seconda
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Calabria Ulteriore Seconda | |
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Informazioni generali | |
Capoluogo | Catanzaro 14.913 abitanti (1840) |
Dipendente da | Regno delle Due Sicilie |
Suddiviso in | 4 distretti 37 circondari 152 comuni 95 villaggi |
Amministrazione | |
Organi deliberativi | Intendente Consiglio d’intendenza Consiglio Provinciale |
Evoluzione storica | |
Inizio | 1817 |
Causa | Regio Decreto del 1º maggio 1816 |
Fine | 1860 |
Causa | Occupazione garibaldina e annessione al Regno di Sardegna |
Preceduto daSucceduto daCalabria UlterioreProvincia di Catanzaro | |
Cartografia | |
La Calabria Ulteriore Seconda è stata un’unità amministrativa del Regno di Napoli prima e, quindi, del Regno delle Due Sicilie, nata dalla divisione della precedente provincia della Calabria Ulteriore.
Indice
Istituzione della provincia
[modifica | modifica wikitesto]Fu istituita da Ferdinando IV, che, con il Regio Decreto Legge riguardante la circoscrizione amministrativa delle Provincie dei Reali Domini di qua del Faro, varata il 1º maggio 1816, regolamentò definitivamente la ripartizione territoriale del regno. Le nuove disposizioni entrarono in vigore dal 1º gennaio 1817.
La sede degli organi amministrativi era ubicata a Catanzaro nel palazzo Morano, attuale sede della prefettura[1].
Suddivisione amministrativa
[modifica | modifica wikitesto]La provincia era suddivisa in successivi livelli amministrativi gerarchicamente dipendenti dal precedente. Al livello immediatamente successivo alla provincia individuiamo i distretti che, a loro volta, erano suddivisi in circondari. I circondari erano costituiti dai comuni, l’unità di base della struttura politico-amministrativa dello Stato moderno, ai quali potevano far capo i villaggi[2], centri a carattere prevalentemente rurale.
La provincia comprendeva i seguenti distretti:
I distretti erano suddivisi complessivamente in 37 circondari.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Palazzo della Prefettura, su comunecatanzaro.it. URL consultato il 15 agosto 2010.
- ^ Nel Regno delle Due Sicilie, i centri abitati privi di autorità municipale erano chiamati “villaggi”, tranne in Calabria Citeriore dove erano detti “rioni”, in Abruzzo “ville”, in Salerno e Napoli “casali”. Gabriello De Sanctis (a cura di), Dizionario statistico de’ paesi del regno delle Due Sicilie, Napoli, 1840, p. 29. ISBN non esistente
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Attilio Zuccagni-Orlandini, Corografia fisica, storica e statistica dell’Italia e delle sue Isole, Firenze, Tipografia L’Insegna di Clio, 1845. ISBN non esistente
- Gabriello De Sanctis (a cura di), Dizionario statistico de’ paesi del regno delle Due Sicilie, Napoli, 1840. ISBN non esistente
- Pompilio Petitti (a cura di), Repertorio amministrativo ossia collezione di leggi, decreti, reali rescritti ecc. sull’amministrazione civile del Regno delle Due Sicilie, vol. 1, Napoli, Stabilimento Migliaccio, 1851. ISBN non esistente
- Gabriello De Sanctis (a cura di), Elenco alfabetico delle province, distretti, circondari, comuni e villaggi del regno delle Due Sicilie, Napoli, Stabilimento Tipografico di Gaetano Nobile, 1854. ISBN non esistente