Posizione geografica (mappa interattiva o coordinate GPS)
Breve descrizione della località e della sua storia
Castelluccio Inferiore (Castëllùccë in dialetto lucano) è un comune di 1 922 abitanti della provincia di Potenza in Basilicata.
È un centro dell’Appennino lucano meridionale, compreso nel parco nazionale del Pollino. Fino al 1813 costituiva un unico comune con Castelluccio Superiore. Il suo territorio rientra nel cuore del Parco Nazionale del Pollino.
Geografia fisica
Sorge a 495 m nella valle del Mercure-Lao nella parte sud-occidentale della provincia.
Confina con la parte nord-occidentale della provincia di Cosenza e con i comuni di: Castelluccio Superiore (5 km), Laino Borgo (CS) (9 km), Viggianello (18 km) e Latronico (20 km).
Le frazioni sono: Cerasia, Giuliantonio, Provenzano, Maccarrone
Origini del nome
La denominazione di Castelluccio nasce in seguito alla costruzione di un castello da parte dei nobili Sanseverino e controllato dal capitano lucano di nome Lucio a Castelluccio Superiore. Da qui il nome Castel di Lucio e, successivamente, l’odierno nome contratto di Castelluccio.
Storia
Con la soppressione del feudalesimo, Castelluccio Inferiore acquista l’autonomia amministrativa che aveva detenuto fino al 1813 in concomitanza di Castelluccio Superiore. Fino a quel momento era esistito un unico comune dal nome di Castelluccio.
Sarebbe sorto sia sui resti della “Tebe Lucana”, costruita dall’antica popolazione italica degli Osci; e sia sulle rovine dell’antica città presannita e romana di Nerulum (le cui rovine giacciono a pochi chilometri dal paese).
Nel Medioevo appartenne all’Ammiraglio Ruggero di Lauria, alla cui morte i suoi feudi furono divisi. Castelluccio passò sotto il dominio prima dei Sanseverino (che ne furono i feudatari fino alla metà del Cinquecento) e poi, fu feudo dei Baroni Cicinelli – Napolitano e Palmieri. Nel 1570 passò ai Pescara Di Diano fino alla fine della feudalità 1806.
Nel 1813 avvenne la scissione con Castelluccio Superiore.
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Biblioteca comunale e Internet Social Point
Indirizzo
Sito internet
Telefono
associazionericominciodatre@gmail.com
Descrizione
La biblioteca comunale dispone di oltre cinquemila volumi catalogati e consultabili da tutti. I servizi offerti sono: prestito di libri ed audiovisivi e consultazione in sede. É, inoltre, possibile usufruire gratuitamente dei pc e della connessione ad internet. Calendario di apertura: MARTEDI’ 16.00 – 19.30 MERCOLEDI’ 16.00 – 19.30 GIOVEDI’ 09.30 – 12.30
Cosa vedere
Monumenti e luoghi d’interesse
Dislocato ai piedi della Valle del Mercure, il centro storico ha spiccate caratteristiche medievali ed i caratteristici vicoli ne fanno un luogo d’interesse. Nel passato costituiva il nucleo nevralgico delle attività. È diviso in vicinati:
- Carrambon’
- Chiazz’
- Cumment’
- Rizzan’
- Sant’Ann’
- Gallarat’
Siti archeologici
- Zona archeologica di influenza preromana in località Campanella. Nell’area che si estende lungo il confine tra Lucania e Calabria, ritenuta sede della Nerulum preromana, è stata rinvenuta una tomba con tutto il suo corredo.
- Zona archeologica databile tra età classica ed ellenistica in località Pietrasasso dove sono stati rinvenuti numerosi sepolcri.
- Zona archeologica di influenza preromana in località Vigna della Corte dove sono state rinvenute alcune tombe con i relativi corredi, monete puniche e romane, frammenti di affreschi e anfore.
Architetture religiose
San nicola di Mira
Santa Maria delle Grazie
Dell’Annunziata
Eventi
Dove mangiare
Dove dormire
Come arrivare
Informazioni utili per come arrivare a Castelluccio Inferiore nella regione Basilicata, tenendo conto che in qualsiasi caso la strada più vantagiosa per raggiungere la zona centrale di Castelluccio Inferiore dipende sia dal mezzo di trasporto utilizzato, che dalla direzione, nord o sud, da cui si proviene:
In autostrada con l’automobile:
Percorrendo l’autostrada le uscite più vicine al centro di Castelluccio Inferiore sono:
- Uscita Laino Borgo | A2 autostrada del Mediterraneo | Salerno-Reggio Calabria | 5,82 km[1] dal centro
- Uscita Lauria Sud | A2 autostrada del Mediterraneo | Salerno-Reggio Calabria | 8,10 km[1] dal centro
In auto :
Per il calcolo del miglior percorso stradale per come andare a Castelluccio Inferiore è sufficiente proporre il luogo della partenza del viaggio.
In treno:
Per arrivare a Castelluccio Inferiore in treno la soluzione migliore è utilizzare un treno con destinazione o fermata a:
Stazioni con classe almeno Silver:
- Stazione di praja-ajeta-tortora •• | Praia a mare | è gestita da rfi (600s) e dista 20,53 km[1] da Castelluccio Inferiore
Praja Ajeta Tortora, Via Stazione, 87028 Praia a Mare CS, Italia - Stazione di scalea-s.domenico-talao •• | Scalea | è gestita da rfi (600s) e dista 26,46 km[1] da Castelluccio Inferiore
Scalea, Viale Ruffillo, 87029 Scalea CS, Italia
In stazione è possibile usufruire di bus e di servizi navetta per arrivare alla propria destinazione, per cui con il treno, Castelluccio Inferiore è collegata con tutte le principali città italiane.
[1]Le distanze indicative sono misurate in linea d’aria.
Meteo
Attività
Numeri utili
Pecularietà locali
Cucina
U Picciddèt
“U Picciddèt” è stato riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Si tratta di un pane dolce pasquale uno dei pochi lussi che la società castelluccese si concedeva nella ricorrenza della festività cristiana. Alcuni lo traducono nella versione italiana come “buccellato”, nel senso di piccolo pane a forma di corona o bocca (bucca). I “pani”, infatti, impastati in diversa pezzatura, richiamano una corona o una bocca.
La tradizione vuole che si degusti abbinandolo ai salumi del territorio. La modernità invece lo propone congiunto a creme dolci spalmabili come la Nutella.
Il “ picciddèt” castelluccese si può trovare a forma di pane maschio, con un uovo centrale, e di cuzzola, che invece riproduce le sembianze di una bambola.
Talmente complicate erano le operazioni legate alla realizzazione dei picciddèt e tanto sentita era dalla gente dell’epoca tutta la fase di realizzazione, che il processo è divenuto icona del procedimento difficoltoso per antonomasia ed i picciddèt sono diventati nella lingua parlata del posto la metafora delle difficoltà. La frase del dialetto di Castelluccio “han crisciut i picciddèt” (letteralmente: “i picciddèt sono lievitati”), infatti, molto usata nel gergo quotidiano, vuol affermare che si è riusciti a venire a capo di una situazione difficile.
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